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venerdì 5 luglio 2013

Per una storia dei campi di concentramento nazisti!


Per chi cercasse un libro completo sui campi di concentramento nazisti, consiglio vivamente L'ordine del terrore, di Wolfang Sofsky, pubblicato dalla Laterza.
Il testo è molto chiaro ed agevole nella lettura, ma è anche molto soddisfacente sul piano delle conoscenze e delle spiegazioni.



Wolfang Sofsky
L'ordine del terrore

Prima Edizione: 1995

(1993 in lingua originale)
Casa Editrice: Laterza
ISBN: 978-8842072133

Prezzo: 12 euro
È diviso in cinque capitoli.
Il primo, di introduzione, contiene anche una breve storia dei campi nazisti.
Il secondo è destinato alla descrizione degli spazi e dei tempi dei lager: la disposizione delle strutture, il modo in cui veniva gestito il tempo, ecc..
Il terzo è dedicato ai rapporti sociali che si instauravano dentro quelle orribili strutture: dal mercato nero alle deleghe di potere alla cosiddetta “aristocrazia” che si formava tra gli internati, ecc..
Il quarto, che secondo me è il più interessante, è dedicato alle modalità con cui veniva gestito il lavoro dei prigionieri.
Il quinto infine, si dilunga sulle forme di violenza gratuita che venivano praticate nei lager.
Ogni capitolo è arricchito da una serie molto ampia e pertinente di esempi.

È chiaro che, dato l'argomento, non si tratta di una lettura “piacevole” in sé. Ma sicuramente è una lettura che può chiarire molti equivoci
.
Probabilmente infatti, c'è ancora chi ritiene che il massacro nazista egli Ebrei avesse alla base anche qualche motivo economico, del tipo che “così si sfruttavano degli schiavi, dei lavoratori gratis”, ecc..
Questo testo invece, dimostra, con una serie di documenti, che era tutto il contrario.
I prigionieri venivano anche fatti lavorare, e duramente. Ma, se ho capito bene, non erano loro ad essere funzionali al lavoro, quanto il lavoro stesso ad essere funzionale a loro. Il lavoro era cioè uno strumento per torturare i prigionieri. Certo uno strumento tra gli altri, ma sicuramente quello preferito dalle SS.
Ad un certo punto infatti, a causa della guerra, fu necessario utilizzare i prigionieri per farli lavorare dentro qualche azienda. Ma le SS mal sopportavano questa cosa, perché essa sottraeva a loro gli oggetti del loro assurdo e sadico divertimento.

Altra caratteristica interessante di questo libro è poi la definizione di alcune figure sociali che si andavano formando spontaneamente all'interno dei campi.

Insomma, per la mole di dati e di ricostruzioni (il tutto teso a formare una concezione che è poi quella del titolo: “L'ordine del terrore”), questo testo lo consiglio veramente.
Sempre tenendo presente che si tratta di argomenti e di descrizioni molto dure e violente.

Ma la storia purtroppo, è stata anche questo!

Un saluto, e alla prossima!

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