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martedì 29 aprile 2014

Ulisse 2014! Pregi e difetti!

Come molti dei miei lettori sapranno, io sono un affezionato telespettatore di Ulisse, il programma divulgativo e scientifico condotto da Alberto Angela.
Tanto mi è sempre piaciuta questa trasmissione, che mi sento spinto, laddove io lo ritenga necessario, ad esprimere delle considerazioni, delle valutazioni, e, nel caso, anche delle critiche.
Per questa prima stagione del 2014 siamo ormai arrivati a metà del guado, nel senso che sono state trasmesse tre delle sei puntate previste, e quindi posso già stendere un bilancio.
Ovviamente si tratta di considerazioni del tutto personali, e che non hanno alcun valor oggettivo.

Tuttavia, mi sembra di aver capito che tutte e tre le puntate hanno registrato un certo calo di ascolti rispetto a quelle dell'anno scorso: l'impressione mi è venuta confrontando alcuni dati che ho trovato su internet, relativi alle due stagioni dell'anno scorso, ma ovviamente la mia non è stata un'analisi scientifca e può peccare di errori.

Ammettiamo che questo calo ci sia stato veramente. Da cosa può dipendere?
Certamente dalla coincidenza di giorni festivi: le ultime due puntate si sono trovate a cavallo della Pasqua e del 25 aprile.
Io credo però, che ci sia anche un problema di format.
Dico subito che l'ultima puntata, quella dedicata ai Regni del freddo, è stata, a mio parere, stupenda.
Una veramente all'altezza dei vecchi tempi!
Pregi
1 - Grande varietà nel racconto, passaggio continuo da un argomento all'altro, da un aspetto all'altro, che è un vero antidoto alla noia. 
2 - Velocità del racconto: descrizioni e spiegazioni fatte in modo rapido, senza grandi pause, dinamici
3 - Presenza di molti servizi inediti
4 - Buona armonizzazione di musiche e testi
5 - Qualche (poche purtroppo) animazione e ricostruzione virtuale
6 - Presenza in loco del conduttore (anche questo contribuisce a dare varietà e dinamicità al video).
7 - Bellissima, tra l'altro, l'ultima parte, relativa all'aurora.



Il fatto è però che se le prime due puntate "non acchiappano", è difficile poi recuperare con una puntata di qualità come questa: la frittata è fatta, e molti avranno pensato che non valeva la pena vedersela.
Perché, a mio parere, le altre due puntate non sono state molto belle?
Vediamo.

Difetti:
1 - Argomento già trattato da Piero Angela in uno Speciale di anni fa. D'accordo, sono passati anni e il filmato utilizzato era diverso, ma con tanti argomenti a disposizione, era necessario prendere proprio questo?
2 - Presenza di diversi filmati (mi sembra) non inediti
3 - Quasi totale assenza di ricostruzione virtuale o di animazione (a me non piacciono quelle specie di animazioni che si fanno comparire in studio. Boh! Parere mio, comunque!).
4 -Estrema lentezza nel racconto. A volte ho avuto l'impressione che volessero rendere tutto più lento per allungare i tempi e far passare così le due ore.

Veramente, mi è sembrata infinitamente migliore la puntata fatta da Piero Angela, e di molto!


Nell'insieme non malaccio, ma anche qui alcuni servizi vecchi. E poi, personalmente non ho apprezzato per niente la parte su Palazzo Chigi. Mi sarebbe piaciuto molto vedere la parte artistica del palazzo, e invece ho trovato del tutto inutile quella sulla giornata dei politici.
In tv abbiamo politici a tutte le ore e in tutte le salse. Almeno Ulisse poteva risparmiarceli!
Invece, la giornata tipo del Pres. del Cons.. Sai che interesse!!!!
E arte: quasi zero.
E che c'entra poi, con il Quarto giorno del Turista?
Veramente non c'è nient'altro da vedere a Roma per un possibile quarto giorno, che la giornata dei politici? 
Boh!
E poi, tutta quella retorica sulla "prua d'Italia", la nave che guida l'Italia, ecc..
Retorica e basta. A me non è piaciuta e per un momento stavo lì lì per cambiare canale.



Detto questo, rimangono due considerazioni.
1 - Capisco la difficoltà di far andare in loco il conduttore come era una volta. Ma se proprio si deve utilizzare uno studio, che almeno si dismetta quella specie di tempio romano.
Ma possibile che gli Angela, che hanno praticamente inventato la tecnolgia virtuale per i documentari, non possano utilizzare uno studio virtuale aderente all'argomento trattato?
E quanto costerà mai?
Per esempio, stai parlando di Carlo Magno? E allora ambienta la trasmissione in due o tre ricostruzioni virtuali relative all'argomento!!! 
O anche solo una, ma non in mezzo a colonne e capitelli che c'entrano come il cavolo a merenda!!!
Rinnova, cavolo! Rinnova!


2- Poi c'è la sgradevole riproposizione di argomenti già trattati: Carlo Magno. Prossimamente, se ho capito bene, ce ne sarà una su Augusto (anche questa già trattata da Piero Angela) e una sugli animali domestici, e quindi simile ad un Ulisse di anni fa. Per carità, filmati, struttura, ecc., saranno anche diversi. Ma di argometi da trattare ce ne saranno ancora no?
Non è che è un modo per risparmiare, per utilizzare qualche filmato già pronto?

Ecco, a me sembra veramente che Ulisse si stia trasformando in un programma al risparmio.
E' un mio parere, è ovvio. Ma spero che possa cambiare, perché un tempo mi piaceva molto. Ed ancora oggi, se cambia un po', potrà tornare a piacere. A me, e forse anche ad altri!

Torneremo a parlarne dopo le ultime tre puntate.


Scusate la lunga assenza (vari problemi).
Saluti.
Alla prossima.











5 commenti:

  1. Bella analisi! Veramente!

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  2. Ciao, sono Marco78

    In merito al programma Ulisse (che seguo sin dalla prima puntata), condivido le tue osservazioni sulle prime puntate 2014 e sul loro contenuto.

    La ripresa è stata all’insegna della tradizione: temi “classici” per il programma, così come quelli annunciati per le prossime puntate.

    Alberto Angela sembra non voler mai osare a fare un passo in più, per dare una “zampata” di classe con qualcosa che vada sopra la media.

    Dopo essersi affrancato meritatamente dal ruolo di “figlio di papà”, sembra essersi molto “rilassato”.

    Va bene che, come lui racconta spesso, lo scopo dei suoi programmi è sempre quello di mettere l’uomo al centro dei temi trattati, ma si può mettere l’uomo al centro anche parlando di matematica, del bosone di Higgs o della teoria dell’evoluzione, anziché dei temi “soliti” che ciclicamente si ripropongono.

    Sicuramente c’è un motivo di budget, per cui si tende ad avere un discreto prodotto con minima spesa (vedo Carlo Magno con testi riciclati dal Superquark Speciale del 2005), però non credo che sia solo questo il motivo.

    Piero Angela ha sempre saputo, negli anni, alternare al Quark classico, degli eventi speciali che servivano sia ad attirare nuovo pubblico, sia a “ringiovanire” il format del programma: con Ulisse questo non accade, anzi il programma è involuto e solo ogni tanto (vedi la puntata sui regni del freddo) torna ai livelli dei bei tempi che furono.

    Come giustamente osservi, tuttavia anche gli ascolti ne stanno risentendo; anche tralasciando il 13 % di share delle prime stagioni, sino a tre o quattro anni fa, il 10 % era una costante: oggi siamo al 6 o 7 %,risultato sovente più basso dei riscontro ottenuto da prodotti di scarsa qualità che passano su Rai Due o Italia 1 alla stessa ora. Questo è segno che il programma ha perso mordente ma non sembra che gli autori se ne preoccupino.

    Sicuramente si potrebbe fare di più: la riprova è il bel libro pubblicato sulla Cappella Sistina, decisamente superiore all’equivalente televisivo dello scorso autunno.

    Da notare che da questa edizione non figura più il padre Piero tra gli autori del programma. Probabilmente gli anni cominciano a farsi sentire, così come si fa sentire la mancanza di un erede a livello professionale: il buon Alberto per ora lo è solo in parte.

    Complimenti per gli interventi sempre interessati sul tuo blog (che seguo sovente) e un saluto!!!

    Marco Lombardi

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  3. Ti ringrazio per l'attenzione con cui segui questo Blog e con cui interloquisci in un sano dibattito.

    Che dirti?
    La penso come te. Spero però, che il programma possa tornare all'altezza del suo passato. Non capisco che senso abbia farlo declinare così.
    D'accordo l'assenza dei fondi, ma, per dire, il programma "Il tempo e la storia" su RaiStoria, su cui presto scriverò una recensione, è fatto abbastanza bene, e credo proprio con fondi bassissimi.
    Un po' di computergrafica non credo che gli costerebbe chissà quanto!

    Ciao.
    A presto.

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  4. Si è conclusa con un paio di repliche, una stagione di Ulisse non proprio memorabile: a mio giudizio l'unica puntata degna di nota è stata quella sui regni del freddo. Bella anche quella sullo sbarco in Normandia, ma era un evidente rimontaggio dell'analoga puntata del 2004. Sui Cani&Gatti non mi esprimo: una puntata degna di Geo e con ciò non voglio sminuire Geo: ma quest'ultimo è un programma che va in onda tutto l'anno tutti i giorni, da Ulisse ci si aspetta molto di più. Per ora il mio giudizio sul programma resta un po' in sospeso, sperando in una prossima risalita (nella qualità e negli ascolti). Nel frattempo ci godiamo la nuova edizione di Superquark che sta per vedere la luce.......a presto!!!!!
    Marco78

    RispondiElimina
  5. Ciao Marco, e bentornato.
    Sì, condivido ciò che hai scritto.
    Onestamente, di nuovo, rispetto a quanto già scritto, da dire c'era veramente poco, se non niente, e per questo non ho commentato ulteriormente.
    Ormai, Ulisse è diventato un continuo rimescolamento dei servizi già fatti, una sorta di repliche mascherate.
    Mi sta passando anche la voglia di vederlo.
    Vedremo per questi nuovi Superquark.
    E sono curioso di conoscere gli argomenti dei nuovi Speciali. Ma non ho molte speranze positive.

    Un caro saluto, e grazie di aver commentato.

    RispondiElimina

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