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mercoledì 7 ottobre 2015

Senza identità!


Ho visto recentemente una serie tv che, a mio parere, promette molto bene!
Si tratta di Senza identità, un prodotto spagnolo che nella prima visione italiana viene trasmesso nel periodo natalizio. Infatti, la prima serie è stata mandata in onda su Canale 5 tra dicembre 2014 e  gennaio 2015, mentre la seconda lo sarà tra dicembre 2015 e gennaio 2016.


La prima serie è composta da 9 puntate (in Italia accorpate in 7), e 14 la seconda. La media degli ascolti è stata di circa 4 milioni di spettatori (circa un 14-15%). I dati sono tratti da Wikipedia.

La storia è questa:
Maria Fuentes Vergel è una donna felice e ricca. E' figlia di un importante giudice della corte suprema e ha davanti  una brillante carriera d'avvocato. Ad un certo punto scopre di essere stata adottata dai genitori e vuole riscoprire il suo passato. Alla fine riesce a ritrovare sua madre ed anche una sorella, ma questa ricerca rischia di scoperchiare una pentola bollente fatta di intrighi, inganni e quant'altro.
Senza entrare troppo nei particolari per non rovinare la storia, diciamo subito però, che la prima serie si interrompe con il ritorno di Maria in patria, poco prima dell'inizio della sua vendetta.
Non è un caso, naturalmente, se Maria, assumendo una nuova identità, si fa chiamare Mercedes Dantés, in memoria di Edmond Dantes, il protagonista del Conte di Montecristo.

La trama è interessante e consiglio vivamente di vederlo perché credo che potrebbe avere degli sviluppi intriganti.
Tuttavia, devo anche ammettere che ha molti difetti.
Intanto, soprattutto nelle prime puntate, il racconto è rovinato da una certa lentezza.
Poi, c'è la questione dei flashback. Ogni puntata inizia con uno sguardo sul futuro, sul carcere, l'evasione, il ritorno a Madrid. Qualche minuto, e poi ricomincia il racconto del passato, da quando Maria scopre di essere stata adottata in poi. Insomma, le due storie vengono raccontate in modo parallelo. E' un metodo di narrazione del tutto valido e legittimo. Però, strutturata così, la storia, non riesce a suscitare del tutto la curiosità dello spettatore. Almeno all'inizio.
Infine, ci sono delle piccole incoerenze di tipo psicologico. Ne cito giusto una, quella che mi è sembrata più significativa. Dopo aver fatto le sue ricerche, Maria prova rabbia nei confronti dei genitori adottivi (e già questo in modo un po' esagerato, a mio parere!). A questo punto, la matrigna comincia a mostrare un certo disinteresse verso di lei, quasi un fastidio. Ora, a meno di ulteriori rivelazioni nelle prossime serie, questo atteggiamento mi sembra poco credibile. Vuoi o non vuoi, trovo difficile che una madre (adottiva o meno) possa cambiare i suoi sentimenti così all'improvviso. E' vero che un accenno di spiegazione sembra essere fatto (ma non lo svelo qui). Però, ripeto, mi sembra poco credibile.
In conclusione, nonostante questi difetti, mi sembra che sia una serie tv che, se migliorata, potrebbe avere un certo futuro. Certo, senza avere grandi pretese di audience.

Alla prossima.

Enrico.



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