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giovedì 9 maggio 2013

Riscopriamo Giovanni Giolitti!

Ben ritrovati a tutti.
E scusate se sono mancato per un po', ma in questo periodo ho avuto veramente troppi impegni.
Non ho smesso però, di leggere e di documentarmi per poter offrirvi un "piatto" ricco di belle cose da leggere.

Oggi vi voglio proporre un bellissimo libro edito dalla Mondadori.
Aldo Mola
Giolitti
Lo statista
della nuova Italia


Prima Edizione: 2003

Collana: Le Scie (2003)
-Oscar (2006)

ISBN: 978-8804559764


A poco più dell'anniversario dei 150 anni dell'Unità del nostro povero, massacrato paese, mi sembra giusto leggere la biografia di uno dei personaggi sicuramente più validi della nostra storia, anche se, per molti versi, discusso: Giovanni Giolitti.

E soprattutto questa biografia, realizzata da Aldo Mola, già autore di testi sul Risorgimento italiano, sui Savoia, sulla massoneria, ecc..

Il libro, molto ampio, si muove, a mio parere, lungo due linee: una di tipo strettamente storico-biografica, con l'indicazione dei principali eventi della vita del personaggio, dalla giovinezza, fino alla maturità e agli ultimi anni; un'altra linea è quella che potremmo definire di tipo “militante”, finalizzata ad attuare una vera e propria difesa dell'uomo dagli attacchi che gli sono stati mossi, soprattutto ai suoi tempi. Giolitti infatti, come si sa, veniva accusato di essere un politico corrotto, un “ministro della malavita”, come lo definiva Gaetano Salvemini. Mentre invece, era un uomo veramente molto distante dai politicanti della nostra era, ed era certamente un uomo dello Stato per lo Stato. Personalmente credo che sia stato uno dei pochi politici italiani di livello insieme a Cavour e De Gasperi.

La biografia non parte dai suoi primi anni di vita,
ma dal giorno del suo ottantesimo compleanno, e cioè il 27 ottobre 1922. Una scelta non casuale, visto che il giorno dopo ci sarebbe stata la Marcia su Roma dei fascisti, che per l'Italia avrebbe rappresentato quindi un momento essenziale della sua storia.

L'autore ricostruisce con attenzione e ricchezza di dati quei due giorni fatali, dagli atti del ministro Facta, alle scelte del re, ai processi in atto. Cosa che per chi ama cercare le forze nascoste, le cause degli eventi, le motivazioni della storia, dovrebbe risultare appassionante.

Tra l'altro, per l'elaborazione di questo libro Mola ha attinto a documenti totalmente inediti, cosa che rende valido ed interessante questo lavoro, secondo me, anche a qualche anno di distanza dalla sua prima pubblicazione.

C'è un'unica cosa che mi ha un po' disturbato nella lettura di questo testo: il troppo evidente tentativo da parte dell'autore di difendere
Vittorio Emanuele III.

Qualunque ipotesi si possa fare sulla sua scelta di dare il governo a Mussolini, qualunque scusante si voglia trovare di questo gesto, rimane comunque il fatto che in quel momento egli stava cedendo l'Italia in mano ad uno che aveva dato il via ad un'azione violenta e ad una specie di colpo di stato.

E poi, è veramente difficile giustificare o voler spiegare le leggi razziali. Io credo anzi che sia impossibile! Un re che firma quelle leggi è indifendibile!
Forse avrebbe fatto meglio a fare solo il collezionista di monete!

Il libro comunque è gradevole ed interessante, e lo consiglio vivamente!

Saluti a tutti.

Alla prossima.




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