"La mossa della Regina": Caterina Parr, una donna moderna ed anticonformista!

La mossa della regina!
Mondadori, Ominibus 2014, euro 19.

E' il primo romanzo di Elizabeth Fremantle, dedicato alla storia di Caterina Parr, l'ultima delle sei mogli di Enrico VIII. Ed è il primo di una trilogia dedicata ai Tudor.

Sarò sincero: inzialmente non avevo capito si trattasse di un romanzo, ma pensavo che fosse una biografia. E subito, avido di biografie come sono, mi sono affrettato a prenderlo e a leggerlo.

Mossa affrettata, è vero! Non avevo letto bene la sintesi in retrocopertina, e preso dalla brama di lettura, ho fatto l'incauto acquisto.

Già, ma qui casca l'asino! Perché poi, questo acquisto non è stato pr niente incauto! Il libro mi è piaciuto molto, perché cerca in modo evidente di essere il più fedele possibile ai fatti. "Dove possibile" però, come specifica l'autrice. 
Alcuni personaggi sono inventati, ma sono figure minori, quasi comparse. Su altri ha dovuto per forza lavorare di  fantasia, visto che sarebbe stato impossibile avere dati e documenti sul loro carattere o personalità. 

Purtroppo, tra questi c'è anche la straordinaria e dolcissima figura di Dorothy Fountain, la governante di Caterina, un personaggio che certamente contribuisce ad arricchire la storia e a renderla più viva e coinvolgente, ma la cui personalità è ovviamente del tutto inventata.

Il libro procede attraverso tre punti di vista: quello di Caterina, quella di Dorothy e quello di Huicke, medico del re, ma grande amico e confidente della regina. 
Quest'ultima appare una persona dall'indole umana e dolce, ma allo stesso tempo risoluta e moderna. Se era veramente questa, la sua personalità, bè, allora non la si può non amare! Vedova già due volte a trentun'anni, vorrebbe mantenere l' indipendenza acquisita, e potrebbe farlo: i soldi non le mancano, è nobile, ha una grande casa, domestici di servizio. Ma purtroppo il re Enrico VIII si innamora di lei.

"Che bello!" si potrebbe pensare! Così infatti pensa anche il fratello di lei, desideroso di ascesa sociale.

Peccato però, che tutte le precedenti mogli di Enrico hanno fatto una brutta fine, e che Caterina quindi, non appare affatto lieta dell'innamoramento del re. Anzi, proverà a schivare il pericolo in tutti i modi, ma la cosa sarà inutile e alla fine dovrà cedere. 
Garantisco che dopo aver letto questo libro, Enrico VIII vi apparirà odioso: violento, arrogante, viziato, profondamente insicuro.A noi è rimasta l'immagine di uno che, per ottenere un divorzio, arriva persino a creare una nuova religione. Volubile quindi, certo, ma anche uomo di caratttere. Macché! In realtà era pieno di dubbi fino ai capelli! Forse anche di sensi di colpa!

E Caterina (forse unica in questo) proverà a cambiarlo, a lavorare su di lui, anche a spingerlo maggiormente verso il Calvinismo.

La storia è arricchita da altri personaggi che siamo abitati a conoscere attraverso i testi di storia: Maria la Sanguinaria per esempio, ma soprattutto la regina Elisabetta I. Ma la cosa simpatica è che qui essi appaiono da bambini. Li vediamo crescere, e maturare le idee che poi li connoteranno.

E' chiaro che l'autrice ha lavorato tutta di suo pugno per questo, ma devo riconoscere che è stata molto brava  nell'ipotizzare lo sviluppo e la nascita del loro carattere, delle idee per cui sono rimasti famosi. 

"Chi lo dice che le donne non possono comandare?", dice per esempio Elisabetta, osservando Caterina, "Chi lo dice che devono per forza sposarsi e farsi governare dagli uomini?". 

"Valutate con attenzione chi deciderete di sposare Elisabetta", le dice Caterina, "perché una volta infilata la fede al dito perderete tutto". E così via.

A tutto questo si aggiunge una intensa storia d'amore, su cui però non aggiungo nulla, per non rovinare la sorpresa. Con questo libro, vi commuoverete, ma sarete anches timolati a riflettere!
Lo consiglio.

Un saluto a tutti.

E alla prossima!

E così via.