LEGGI

101 segreti sulla
Divina Commedia.

In viaggio con Dante,
tappa per tappa
                           

venerdì 22 marzo 2013

I soldati ebrei di Hitler!

Autore: Bryan Mark Rigg
Titolo: I soldati ebrei di Hitler
Casa Editrice: Newton Compton
Anno: 2002 (I ediz.)- 2008 (Ediz. Universale storica Newton)
Prezzo: 9,90 euro

Le citazioni che seguono sono tratte dal libro in esame.
Com'è possibile che dentro l'esercito hitleriano potessero militare dei soldati ebrei?
In realtà, i protagonisti della storia raccontata in questo libro sono quelli che avevano solamente uno dei genitori ebrei.  
Il governo nazista stabilì, nel 1935, che doeva essere considerato "ebreo" solo chi lo fosse "più che al 50%".
Il termine Mischlinge significava "meticcio, incrocio, ibrido", e inizialmente veniva utilizzato per indicare individui nati da "razze" diverse. Con le leggi di Norimberga, quest'espressione fu utilizzata anche per coloro che avevano un solo genitore ebreo.
Il generale Helmut Wilberg per esempio, che nel 1933 aveva definito Mischlinge chiunque fosse nato da un genitore spagnolo e da uno di colore, con le Leggi di Norimberga del 1935, si ritrovò egli stesso ad essere definito un Mischlinge, in quanto figlio di madre ebrea.
L'autore tedesco Carl Zuckmayer, anche lui "mezzo ebreo", si trovò a scrivere: "il termine Mischlinge non ha alcun senso se applicato a persone con la stessa cultura, la stessa lingua e lo stesso colore di pelle. Solo un pazzo furioso può aver pensato una cosa del genere".
Sul "pazzo furioso" aveva certamente ragione, ma certamente Hitler pazzo lo era per tutto ciò che pensava degli ebrei e non solo per quelli "a metà".
Ma la questione è proprio questa: i Mischlinge volevano a tutti i costi essere distinti dagli ebrei "completi"; si sentivano parte della patria ed entrarono in conflitto con la propria identità. E molti andarono a combattere per la loro "patria", senza sapere realmente che fine avrebbero fatto qualora essa avesse vinto la guerra.
L'autore, in questo splendido (anche se tragico) libro ricostruisce dunque tutte le sfaccettature psicologiche ed emotive di coloro che d'un tratto scoprirono di avere una specie di doppia identità, riportando decine e decine di testimonianze e di racconti.
E poi c'è la ricostruzione della storia delle elucubrazioni mentali e burocratiche di quei -definiamoli pure così- "legislatori" che cercavano di capire e di stabilire quale quota di "ebraicità" ci fosse in un Mischlinge, e in quanto tempo dovesse purificarsi, ecc., e di come ci si dovesse comportare verso di loro.
Posso dire che è un libro molto scorrevole, che si legge tutto d'un fiato, e che risulta essere un importante contributo alla ricostruzione della storia del Nazismo e di tutto quel periodo.
Consigliato!


Cari saluti a tutti.


Nessun commento:

Posta un commento

Ti potrebbe interessare anche

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...