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mercoledì 20 marzo 2013

Il declino degli Speciali Superquark!


C'è un programma che seguo da sempre: Superquark, ed in particolare gli Speciali sulla storia, Speciali Superquark che vengono prodotti da un po' di anni.

E' innegabile il fatto che tutti i programmi realizzati da Piero Angela contengano in sé qualcosa di particolare. Anche gli Speciali non hanno nulla a che vedere con i soliti documentari, come quelli realzzati da History Channel. Da sempre Angela ha cercato di utlizzare gli strumenti più moderni e più spettacolari (chi non ricorda "La macchina meravigliosa" in cui si vedeva lui, minuscolo, aggirarsi all'interno delle viscere del corpo umano?).

Gli Speciali si sono presentati da subito come una mirabile fusione di vari elementi: ricostruzioni al computer (che crescono e si sviluppano dietro la sua stessa figura), una bella colonna sonora, animazioni, qualche intervista ben mirata. E naturalmente tutto a condimento di una "storia" raccontata attraverso le parti più interessanti e intriganti di un film, un documentario o uno sceneggiato.
Su questa semplice ma geniale base di lavoro sono nati gli Speciali "storici" (nel senso che sono rimasti nella storia): Cristoforo Colombo, Ulisse, Carlo Magno, Leonardo, ecc..
Ormai da qualche anno Angela ha cominciato ad occuparsi anche di temi e di personaggi decisamente meno conosciuti (Madame de Pompadour, gli esploratori dell'Egitto o dell'Africa, Cromwell, ecc.). Niente di male in tutto questo, anzi l'intento è ammirevole: è giusto diffondere tra il grande pubblico figure ed eventi poco conosciuti.
Tuttavia, il conduttore sembrerebbe anche aver perso, volta per volta, quella geniale ispirazione che aveva guidato i primi prodotti. Le musiche per esempio, sempre più messe in secondo piano (si pensi alla puntata sui cercatori di tesori dell'Antico Egitto). Sempre di meno sono le ricostruzioni virtuali. E praticamente assenti le animazioni. Lo studio virtuale poi, ormai è completamente assente o svalorizzato! Peccato: invece era una bella trovata!
Negli Speciali di quest'anno (2012-2013) non c'era nessuna ricostruzione computergrafica. E una, che sia una, animazione! Nello Speciale su Cromwell per esempio, l'uso di qualche animazione non avrebbe guastato: soprattutto quando si trattava di spiegare i complessi rapporti familiari tra le famiglie regnanti inglesi, molto difficili da seguire senza le consuete animazoni. Parlo del grande pubblico, ma credo che comunque qualche abbellimento e semplificazione (per cui tra l'altro Angela è famoso) non avrebbe guastato con nessuno! E avrebbe reso il programma più gradevole!
Tra l'altro, quando si sceglie un argomento, magari si potrebbe badare anche alla qualità del film di supporto: quello su Cromwell era una vera "palla", diciamoci la verità! 
Certo, a mo' di giustificazione c'è da dire che forse una parte di pubblico è stata attratta da un servizio sui Pooh di Raidue, però l'impressione che la qualità sempre peggiore del prodotto abbia dato il suo contributo, rimane.
A tutto questo contribuisce certamente anche la perdita della bellissima voce di Claudio Capone, ed è chiaro che su questo i creatori del programma non hanno colpa. Ma non si poteva quantomeno scegliere una voce un po' più "calda" rispetto a quella attualmente utilizzata? Per dire, basterebbe quella di Ulisse! Ovviamente qusto è un mio particolare gusto personale, ma credo che sia abbastanza condiviso.

Un'ultima notazione sugli Speciali del 2011-2012: quelli sulla "storia" di Quark e Superquark. Per carità, a tutti gli amanti del programma ha fatto certamente paicere rivedere gli spezzoni di quel lontano ma gradito passato. Però sarebbe stato forse meglio fare un'unica puntata e magari abbinarla alle puntate estive (come conclusione del ciclo per esempio).
Fare tre puntate ha significato produrre una lunga ed inutile, a questo punto, "antologia" dei Superquark passati. Ed è così passato in cavalleria un anno senza tre Speciali di storia. Un'occasione persa!

Credo che su tutto questo forse potrebbe avere una responsabilità qualche "taglio" fatto in Rai. Chi lo sa? Io so solo che mi piacerebbe rivedere qualche bello Speciale fatto come quelli di una volta: animazioni, ricostruzioni grafiche, effetti particolari (tipo quelli dello studio virtuale nella puntata su  Verdi), belle musiche, ecc..

Cari saluti a tutti!







3 commenti:

  1. Scoperto per caso questo interessante spazio di riflessione, mi permetto di intervenire sul tema degli Speciali di Super Quark. Premetto che, da appassionato di divulgazione scientifica più che storica, ho sempre maggiormente apprezzato la versione “standard” del programma che non quella monografica, salvo alcuni intoccabili episodi quali quelli da te citati (Leonardo, Michelangelo ed altri): tutti episodi non a caso appartenenti alla prima “era” degli Speciali. E proprio qui volevo arrivare: anche se “venduta” sotto lo stesso marchio, la storia delle monografie di Quark si può ben dividere in due epoche.
    La prima (1998-2002) si caratterizza per la presenza di tutti quegli elementi che tu citi come essenziali: Angela conduce da studio virtuale e il figlio Alberto viaggia nei luoghi della storia. In questa fase la fiction è a supporto del documentario ma non è invasiva. Effetti speciali, molti ospiti in studio, elevatissima cura del prodotto e poi il fascino di “sceneggiati” di produzione italiana di buonissima fattura.
    Dal 2004 la docu-fiction si tramuta in fiction-doc: il film (da questo momento sempre o quasi di produzione straniera e non sempre di eccelsa qualità) tende a prendere il sopravvento e la formula cambia. Piero conduce “sul campo” e l’uso delle scenografie virtuali si riduce, suppongo il tutto per questioni di budget. Si riducono anche gli spazi di Alberto che, pur rimanendo coautore del programma, tende a comparire sempre meno se non proprio a scomparire come accaduto negli speciali 2012-2013.
    Ciò detto, la qualità del prodotto è sempre buona e si apprezza il fatto di aver rischiato con monografie di personaggi non proprio popolari come il recente Cromwell o il Livingstone di qualche anno fa. Insomma l’aver intervallato temi di sicura presa come l’Egitto o la Roma antica con narrazioni storiche semi-sconosciute è scelta che merita un indiscutibile plauso a Piero Angela (ne prenda esempio il figlio che appena può si rifugia nelle rassicuranti terme romane!!).
    Una nota negativa è data dal fatto che ad oggi abbiamo le biografie di M.me de Pompadour o del Pirata Barbanera ma ci mancano quelle di Galileo, Newton o Darwin: mancanza secondo me abbastanza grave per un programma che nasce da una costola del Quark scientifico.
    Il fatto che quest’anno si abbandoni la storia non mi stupisce: da alcuni anni gli speciali soffrono in termini di ascolti ed il filone può dirsi esaurito. Del resto c’è già l’Ulisse del figliol prodigo che si occupa con successo di storia e la redazione di Quark è un’eccellente redazione scientifica. Quindi ben venga una virata monotematica sulla scienza: 6 ore a tema mente/cervello sono tante ma incuriosiscono non poco.
    Due parole sugli speciali del trentennale: dal mio punto di vista, il risultato è stato gradevole e ottenuto con l’impiego di pochi mezzi. Insomma anche in questo caso sicuramente le questioni di budget hanno avuto il loro peso. Singolare che la puntata più seguita sia stata quella dedicata alla storia: oggettivamente la meno riuscita in quanto montaggio di spezzoni presi da diversi Speciali, senza tanto criterio e con mancanze evidenti. Molto meglio strutturate le altre due puntate.

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  2. Ciao Marco, e grazie per il tuo commento.
    Penso che avrai letto anche gli altri due articoli, più recenti, sullo stesso programma.
    Sì, condivido tutto quello hai detto.
    Avevo notato anch'io che man mano gli sceneggiati sono andati man mano prendendo il sopravvento sul "commento", e in parte questo, fino ad un certo punto, era anche gradevole.

    Ecco: la questione è proprio qui: tu dici giustamente che negli ultimi anni le puntate sulla storia soffrivano dal punto di vista degli ascolti.
    Però, la puntata più seguita dei tre amarcord è stata quella di storia.
    E allora?
    Forse andava cambiato il format, non le tematiche.
    certo che apprezzo anche io il tentativo di Angela di scoprire pezzi di storia meno conosciuti, ma magari si potrebbero utilizzare filmati piu stimolanti o elementi attrattivi come le animazioni, ecc..
    L'argometno Cromwell era abbastanza complicato: avesse utilizzato un'animazione esplicativa che sia una!!!

    Certo, il problema è il budget, ne sono sicuro!

    Ti saluto.
    E continua a seguirmi e a commentare se vuoi.

    Ciao.

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  3. Ciao,
    grazie per la risposta. Condivido le tue osservazioni sul fatto che una revisione del "format" avrebbe potuto essere una soluzione. Secondo me una buona soluzione è stata quella adottata solo nel 2003 (le puntate su Garibaldi, Rivoluzione Francese, Sissi e Mozart) in cui lo studio virtuale fu sostituito da una location fisica: Angela conduceva infatti nelle sale di un castello. Ambiente affascinante e sicuramente meno costoso di uno studio virtuale. Quello di cui sento la mancanza, però, negli speciali più recenti sono soprattutto le interviste di approfondimento; negli speciali della "prima era" gli ospiti erano moltissimi: erano sempre presenti gli ospiti fissi del programma (Mainardi, Cannella, Paco Lanciano) a cui si aggiungevano specialisti del tema trattato. Tutto questo è molto venuto meno: negli episodi più recenti è generalmente prevista una breve intervista al consulente del programma e basta, il tutto a discapito dell'approfondimento e per lasciare spazio al film.
    Ciò detto, penso comunque che, in rapporto alla scienza, di storia in tv ce ne sia comunque abbastanza, per cui è bene che un programma come Quark porti avanti la sua missione di divulgazione scientifica.

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