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lunedì 30 dicembre 2013

Recensione: Storia della Castità!

Ben ritrovati a tutti.
Prima di concludere l'anno voglio fare la recensione di un altro libro, che tra l'altro ho faticato un po' a leggere nell'ultimo periodo, a causa di vari altri impegni personali.
Comunque, eccoci qui!

Ogni tanto mi piace andare alla ricerca di libri dai contenuti originali. E questo è certamente uno di quelli! Si tratta di Storia della castità, di Elizabeth Abbott, pubblicato dalla Mondadori (Le Scie), 2008, euro 15,10.

Allora, intanto l'autrice ammette di aver suscitato qualche imbarazzo all'inizio ("risolini-e-gomitatine"), e di aver impiegato più di sei anni per la scrittura del testo. E devo riconoscere che il risultato della ricerca è veramente sostanzioso. Il testo è diviso in varie parti, ma sostanzialmente se ne possono distinguere due generali: una, dedicata alle varie manifestazioni della castità nella storia; un'altra dedicata invece all'esplorazione di vari aspetti della castità stessa. Entrambe le parti molto ricche di esempi e di aneddoti.


Voglio subito indicare quello che mi è sembrato un difetto del libro (forse derivante appunto dal lungo tempo di gestazione): andando avanti nella scrittura, esso cambia stile.
All'inizio l'autrice vuole cercare di essere spiritosa, vuole tentare di alleggerire l'argomento. Cosa che fanno anche molti altri scrittori di libri "seri", per cercare di rendere più gradevole la lettura. Tra parentesi, questo metodo di scrittura a me non piace. Ad ogni genere il suo stile.
Poi, man mano, le battute finiscono. Cessano del tutto! E il saggio va avanti ... esattamente come dovrebbe essere un saggio!

Vabbè, detto questo. Nell'inisieme, la lettura è sciola e gradevole e, tolti quei tentativi comici iniziali, procede molto bene. Si può leggere tranquillamente a letto, prima di dormire, o sull'autobus, andando al lavoro. E non preoccupatevi degli sguardi altrui!

La parte dedicata alla storia è divisa in epoche: dapprima il mondo classico, con un ampio sguardo anche alla mitologia e alla letteratura, e al rapporto e alle differenze tra mito e realtà. Sono esplorati alcuni miti e storie famose. Così come si guarda ad alcuni casi esemplari di verginità  (tipo le Vestali a Roma, per capirci).
Ma sul mondo greco-romano, molte cose probabilmente già le sappiamo (anche se potrebbe risultare interessante la parte su Pitagora).
Poi si passa al mondo ebraico. E già qui, per esempio, si impara che tra gli Ebrei non c'era tutta questa attenzione alla castità! A parte, ovviamente, il caso degli Esseni!ù
Poi c'è tutta la ricca parte sul Cristianesimo e il Medioevo. L'autrice esplora questo mondo a tutto tondo, cercando di individuare l'origine di certi comportamenti e mentalità.
Anche qui sono riportati alcuni racconti leggendari, ed altri veri.
Per dare un'idea del tono del racconto: si riporta un passo di San Girolamo, in cui il santo "ricorda che nel deserto, dove <<non avevo altra compagnia che scorpioni e belve, spesso mi vedevo in mezzo a danze di fanciulle. Il mio volto era pallido per i digiuni e le mie membra agghiacciate, eppure la mia mente ardeva di desiderio e, già morta la carne, solo il fuoco della lussuria ribolliva davanti all'uomo che ne era preda>>".
Del resto, "il cristianesimo delle origini aveva una vera ossessione per la sessualità, e in particolare per la verginità e il celibato". E "i contemporanei, pagani, ebrei e zoroastriani, siu stupivano grandemente della castità del cristiani che a loro vedere implicava un suicidio genetico".

Probabilmente su Sant'Agostino e sul suo tormentato rapporto col sesso, moli di voi sapranno già. Ma garantisco che la lettura di questa parte è veramente piacevole e sorprendente. "Signore, dammi la castità e la continenza", diceva il santo, "ma non subito". Questa, dice l'autrice, "è forse la più famosa delle preghiere del cristianesimo".
Ovviamente, un grande spazio, nel testo, è dedicato alle donne. A quelle greco-romane, per esempio, che erano costrette a vivere diversamente da come erano rappresentate nei miti. Ma anche a quell del Cristianesimo, a cui molti affibbiavano la colpa della lussuria. Tuttavia, "per molte donne il cristianesimo fu una religione grande e potente, che chiedeva molto ma restituiva in uguale proporzione". L'ascetismo poteva essere, per loro, in molti casi un vantaggio. Anche qui ci sono vari esempi tratti dalle leggende (una relativa addirittura alla figlia di Costantino), che avevano creato delle vere e proprie "eroine" della castità. Queste eroine rappresentano "donne forti, volitive, indipendenti, che scelgono volontariamente la verginità e difendono questa decisione contro gli amati genitori così come la difendono contro una società che diffida di loro".
Tra le varie curiosità, si potrà leggere di donne che, per entrare in un monastero, si facevano passare per degli eunuchi. Si parla della papessa Giovanna (eletta papa nel IX secolo con il nome di Giovanni VIII).
"A differenza di tanti monaci maschi, nessuna delle donne monaco si lamentò mai di avere delle difficoltà ad osservare il voto di castità".
Poi, naturalmente c'è la storia degli asceti, dei monasteri, ecc..
Un ampio capitolo  è dedicato a Martin Lutero. Interessantissimo (e divertente)!
Poi si va avanti nella storia fino ai giorni nostri.
E poi si guardano altre religioni.

La seconda parte è dedicata ad affrontare, come dicevo, alcune questioni legate alla castità. Per esempio, il rapporto con lo sport (per conservare le energie): una cosa meno recente di quanto non si creda.
La castità per conservare energia in alcune religioni (come nell'Induismo).
Un capitolo a sé (gustosissimo e pieno di sorprese, lo garantisco) è su Gandhi.
Poi si guardano alcune donne caste particolarmente note: Giovanna d'Arco, Elisabetta I, ecc.. Anche qui, riportando molte curiosità!
Poi, la castità come dovere (per esempio, nelle culture in cui è richiesta quella prematrimoniale alla donna, ecc.). Alcuni particolari storici sono abbastanza sgradevoli, in proposito (per esempio, quelli relativi alle varie verifiche che andavano fatte, e così via). Ma tant'è! La storia è fatta così!

Senza andare oltre, per non rovinare il piacere della lettura, credo di poter consigliare questo libro a chi ama le curisità e\o vuole aprire un ulteriore squarcio nella sua conoscenza dell'essere umano.
Più leggo libri di questo tipo, e più resto sconvolto!
Quante cose, non sappiamo dell'uomo!

Buona fine d'anno a tutti!
E a presto.

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