Immagine tratta da wikipedia.
Capita, qualche volta, di leggere su qualche quotidiano o di ascoltare in tv, dei paralleli tra certi personaggi dell'Italia di oggi a Maria Antonietta, la famosa regina di Francia finita sulla ghigliottina il 16 ottobre 1793.
Regina famosa non solo per la sua
triste fine o per essere stata protagonista di un evento storico
memorabile, la Rivoluzione Francese, ma anche per la freddezza, la
distanza ed il disinteresse mostrati verso i suoi sudditi. Celebre è
rimasta soprattutto la sua risposta ad uno che le aveva fatto notare
che il popolo di Parigi non aveva il pane: “Non
capisco! Perché allora non mangiano brioches?”.
Eppure, questo ritratto di Maria
Antonietta non è del tutto corrispondente alla realtà.
Non è necessario difendere a tutti i costi un personaggio
sicuramente criticabile da tanti punti di vista, ma è giusto
ricostruire la storia nel modo il più aderente possibile alla
realtà, senza ricamarci sopra fantasie e storielle certo
affascinanti, ma non vere.
Ho letto ultimamente un testo molto
interessante in proposito, una piacevolissima biografia della regina,
scritta da Carolly Erickson, una
biografa americana nota già per altri testi su personaggi storici
femminili (Maria I Tudor, Elisabetta I, ecc.).
Ebbene, questo libro
ricostruisce il personaggio e la storia di Maria Antonietta
inquadrandola nel contesto storico e familiare in cui visse e
cercando di ricavare i tratti principali della sua personalità
attraverso un gran numero di testimonianze e di aneddoti. Il testo
parte dalla sua nascita e dal periodo vissuto alla corte della madre,
Maria Teresa d'Austria e procede secondo una linea cronologica, dal
matrimonio con Luigi XVI, al trasferimento alla corte di Francia, al
rapporto con il popolo francese, attraverso una serie -veramente
molto godibile- di approfondimenti sulla vita di corte, sui
cortigiani, sul contesto socio-economico della Francia di allora, e
così via. E, nella lettura, si perde completamente quell'impressione
di freddezza con cui è passata alla storia. Anzi, diventa
addirittura simpatica e induce quasi ad un senso di tenerezza.
Carolly Erickson
Maria AntoniettaPrima Edizione: 1997 Collana: Oscar Mondadori ISBN: 978-8804436621 |
La lettura è gradevole e scorrevole e
sono tanti gli aneddoti e le curiosità presentati. Sullo sfondo
compaiono altri personaggi, tutti dipinti con un taglio divertente e
accattivante: Luigi XVI,
Maria Teresa,
Giuseppe II,
il conte Fersen, ecc.. E
parallelamente vengono descritti gli eventi che portarono alla
Rivoluzione.
Leggendo questa biografia, mi è
sembrato di leggere un vero e proprio “romanzo di formazione”:
entrata giovanissima alla corte di Francia (si era sposata a
quattordici anni), Maria Antonietta
aveva dovuto affrontare tutta una serie di problemi (le invidie e i
dispetti, i cerimoniali, il fatto di essere una straniera, ecc.)
nella condizione psicologica di una vera e propria “bambina”.
Estremamente ingenua e delicata all'inizio, la regina andò
invece maturando pian piano una personalità forte e determinata,
tanto da arrivare ad affrontare personalmente persino la folla che le
urlava contro con odio.
Anche lei, come quasi tutte le regine,
si dedicava a spese folli ed inutili mentre la gente comune moriva di
fame. Ma, appunto, non era una caratteristica solo sua (e non si
direbbe che i vari tipi di governanti abbiano oggi perso questa
cattiva abitudine). Ma non era quel mostro che la tradizione ci ha
tramandato. Nei momenti più difficili si impegnava molto in opere di
beneficenza ed era perfettamente cosciente della condizione del suo
popolo.
E ovviamente
la frase sulle brioches era totalmente falsa.
Ecco quindi, è questo il problema:
nessuno vuole difendere l'indifendibile (che poi sarebbe anche
inutile, no?). Ma è giusto ricostruire la storia nel modo più
veritiero possibile!
Libro consigliato!
Alla prossima!
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